SEDE LEGALE: Via Alcide de Gasperi 83, 55100 Lucca
+39 0583 490340
info@falcoinvest.it

124 o 128? che auto guidava Lotti?

124 o 128? – che auto guidava Lotti?

Fece discutere, due anni fa, la decisione della corte d’assise d’appello di chiudere il processo contro Pietro Pacciani per i delitti del mostro senza ascoltare i nuovi testimoni trovati dalla polizia (fra i quali Fernando Pucci e Giancarlo Lotti). La corte d’assise presieduta dal giudice Federico Lombardi, che sta giudicando i cosiddetti “compagni di merende”, non potrà in nessun caso incorrere nello stesso genere di critiche. Questa corte ha deciso sin dall’inizio di non trascurare nulla, di approfondire qualunque spunto e di chiarire ogni dubbio; anche a costo di rendere interminabile}l processo. Fedele a questo imperativo, ieri la corte non ha esitato – mentre erano in fase le repliche e si avvicinava il momento della camera di consiglio – a riaprire il dibattimento per acquisire nuovi documenti ed ascoltare due nuovi testimoni. La questione da chiarire riguarda Giancarlo Lotti, il “compagno” pentito, e le automobili che egli possedeva nel 1985, all’epoca dell’ultimo duplice delitto del mostro. Uno dei più importanti elementi di accusa ruota intorno alla Fiat 128 coupé rosso sbiadito che fu notata da diversi testimoni la sera del delitto (1’8 settembre 1985) davanti alla piazzola di Scopeti. Lotti ha ammesso che si trattava della sua macchina. Ma ieri mattina avvocato Nino Filastò, difensore di Mario Vanni, ha illustrato alla corte i risultati di un indagine dell’agenzia investigativa Falco, da cui risulta che il 3 luglio ’85 Lotti acquistò con scrittura privata una Fiat 124. La 128 coupé risulta cancellata dal Pubblico registro automobilistico il 3 aprile 1986 e gli ex datori di lavoro di Lotti ricordano che in precedenza era rimasta per mesi bloccata ed inutilizzabile. Lotti richiese l immatricolazione della nuova auto; la 124, il primo aprile 1986. Che macchina usava Lotti nel settembre ’85, all’epoca del duplice omicidio? La corte cercherà di chiarirlo oggi sentendo due testimoni, il precedente proprietario della 124, un signore tedesco residente a San Casciano, e il meccanico che si occupò della cessione – ed esaminando i documenti assicurativi di cui ha chiesto la trasmissione.

Leggi anche  Un poligono particolare, il primo poligono del Mostro di Firenze?

di FRANCA SELVATICI